venerdì 24 febbraio 2012

L'architettura del minareto

Il minareto è una torre alta costruita nelle vicinanze delle moschee, praticamente l'opposto del campanile solo che al posto delle campane un uomo chiama i fedeli 5 volte al giorno per indurli  a riunirnisi in preghiera.
Uno dei più famosi è il minareto ubicato a Samarra (UNESCO), completato nell'852 d.C, ed alto 52 metri con la struttura elicoidale, e per molti anni indicato come l'originale Torre di Babele, come raffigurato nel dipinto di Pieter Brueghel il Vecchio, La torre di Babele.
Nei tempi bellici veniva usato come torre dell'osservatorio, infatti si erge sulle rovine delle più antica mosche del mondo realizzata dal califfo al Mutawakkil.

mercoledì 22 febbraio 2012

U.S Bank Tower


Al di sopra del livello della strada di Los Angeles, la torre si erge con quattro arretramenti coronati di vetro- al 48esimo , al 57esimo , al 61esimo e al 69esimo- che esprimono differenti aspetti del progetto a pianta circolare squadrata dell’edificio. A cominciare dai 5 piani più alti, si sviluppa una pura geometria circolare. Il rivestimento dell’edificio in granito leggero è traforato da bow-windows che ne ravvivano il fusto con un ritmo staccato e ne vivacizzano la facciata. Sul tetto vi è un eliporto, imposto dal comune, per le evacuazioni di emergenza.
In quello che è probabilmente il sito più importante a downtown Los Angeles, l’elegante U.S Bank Tower si staglia come simbolo del quartiere degli affari collegato al resto della città. L’ edificio rappresenta un significativo tentativo di sfruttare le opportunità offerte da una nuova costruzione per contribuire alla qualità della vita urbana.

Mies van der Rohe e il Grattacielo

Solo i grattacieli in costruzione mostrano le ardite idee costruttive, e l'effetto di questi scheletri d'acciaio che si stagliano contro il cielo è travolgente. Con il rivestimento delle facciate tale effetto scompare completamente, l'idea costruttiva che sta alla base della creazione artistica è annientata e soffocata per lo più da un caos di forme prive di senso e banali. Nel migliore dei casi, oggi, risaltano esclusivamente le dimensioni grandiose, eppure queste costruzioni avrebbero potuto essere qualcosa di più di una semplice manifestazione delle nostre possibilità tecniche. In ogni caso, si dovrebbe rinunciare a risolvere queste nuove costruzioni con le forme tradizionali, poiché la configurazione formale non può che derivare dalla loro essenziale caratteristica. Il nuovo principio costruttivo di tali edifici emerge chiaramente se ci si pone nell'ottica di rivestire queste superfici, che non sono più portanti, con il vetro. L'impiego del vetro conduce necessariamente su nuove vie. Nel mio progetto per il grattacielo della stazione Friedrich a Berlino, per cui c'era a disposizione un piazzale triangolare, mi sembrò che la soluzione giusta fosse costituita da una forma prismatica che si conformasse alla forma
triangolare della piazza, e diedi una leggera angolazione alle singole superfici frontali in modo da scongiurare il pericolo di un effetto spento, che spesso si verifica nelle
realizzazioni in cui il vetro occupa grandi superfici. I miei studi su un modellino di vetro
mi mostrarono la via, e ben presto mi accorsi che con il vetro non si tratta di creare effetti
di luci e ombre, bensì un ricco gioco di riflessi luminosi. Questo è ciò cui tendevo nell'altro
progetto. [...]. A un'osservazione superficiale il contorno della pianta può sembrare arbitrario, eppure è il risultato di molte ricerche effettuate sul plastico di vetro. Per la linea curva sono stati determinanti l'illuminazione dell'interno dell'edificio, l'effetto della massa costruttiva nell'ambito della strada e, infine, il gioco dei riflessi di luce. Le piante, in cui le curve erano calcolate sulla luce e sulle ombre, si dimostrarono sul plastico del tutto inadatte all'utilizzazione del vetro. Gli unici punti fissi della pianta sono le scale e gli ascensori.
Tutte le altre suddivisioni della pianta devono essere stabilite secondo le varie necessità,
e saranno realizzate in vetro.

lunedì 20 febbraio 2012

OUB Centre

Il palazzo della Overseas Union Bank, edificio di sessantasei piani alla cui base si trovano molti negozi e un parco, è servito da una nuova linea della metropolitana. Fu ideato come parte di piano generale  di riorganizzazione urbanistica della Urban Redevelopment Authority (URA) di Singapore e fu completato nel brevissimo arco di due anni. A Singapore è l’autorità politica che detiene il controllo del territorio, costringendo alla negoziazione su quasi ogni singolo aspetto degli edifici da realizzare. Nel caso di Tange, però, la URA consentì di elevare l’OUB Centre più di qualsiasi altro edificio nella zona e, sei anni più tardi, approvò la sua proposta di costruire un’altra banca uguale altezza nello stesso quartiere, la United Overseas Bank Plaza.     
Due delle quattro principali sedi di banche situate nel quartiere finanziario di Singapore sono state progettate dal grande architetto Kenzo Tange. L’OUB Centre è un esempio particolarmente elegante dell’insuperata abilità che Tange nel plasmare l’espressione strutturale propugnata dal modernismo in forme umane e profondamente sensuali.

Woolworth Building

L’obbiettivo di Cass Gilbert era quello di adattare i canoni estetici tradizionali alla strutturali alla struttura di un moderno palazzo per uffici, anche perché chi mai si sognerebbe di costruire un tempio greco o un palazzo rinascimentale di sessanta piani ? Con la realizzazione del Woolworth  Building, comunque, Gilbert inaugurò una nuova estetica per i grattacieli di New York. La base è costituita da una pratica massa a forma di U che ottimizza la luce naturale. Si avvita verso l’alto secondo una purissima fantasia gotica di archi, guglie, archi rampanti e gargolle. Questi richiamo al gotico - si è detto – fu la soluzione data da Gilbert al problema di costruire un edificio caratterizzato dall’estrema verticalità di un grattacielo, mantenendo al contempo un legame con le forme classiche e , per estensione, con l’ideale di dignità civile. Il Woolworth Building, insomma , è dotato di una struttura architettonica del XX secolo velata da un’ apparenza gotica pseudo quattrocentesca.
Nel 1919, sulle pagine del  << New York Sun >> , un necrologio in memoria di Frank Woolworth recitava: “Guadagnò una fortuna mostrando non come vendere a caro prezzo, bensì come vendere molto a prezzi bassi ”. Questo dimostra che l’edificio da lui fatto costruire non può essere ricondotto a motivazioni puramente economiche e introduce tuttora un elemento di trascendenza nell’affollato orizzonte d i New York.    

sabato 18 febbraio 2012

La Casa sulla cascata


La Casa sulla cascata è certamente una delle opere più famose di Frank Lyoyd Wright: il suo profilo è riprodotto su migliaia di cataloghi, poster, pubblicazioni di ogni tipo. Il committente, Edgar J. Kaufmann, era un ricco e colto commerciante di Pittsburgh che mise a disposizione di Wright un terreno attraversato da un ruscello, situato nelle grandi foreste della Pennsylvania occidentale.
Wright decise di rendere il ruscello protagonista del progetto di residenza e non solo elemento pittoresco del paesaggio attorno a una villa tradizionale. Il disegno prevedeva differenti piani costruiti da terrazze sovrapposte, diversi per posizione e aggetto, che inglobavano il ruscello, in modo tale da dare l’illusione che la cascata prodotta dai dislivelli del terreno sgorgasse direttamente dalla costruzione.