domenica 5 gennaio 2014

Il Burj Khalifa

Nel 2003 la Emaar Propieties, potente colosso immobiliare del Medio Oriente, indisse un con concorso internazionale a inviti per la realizzazione di un edificio che sarebbe potuto diventare il nuovo simbolo della grandezza di Dubai. Ne uscì vincitore lo studio Skidmore, Owings & Merrill LLP (SOM) di Chicago. Il risultato fu la realizzazione del Burj Khalifa, l'opera dei record, che detiene diversi primati a livello mondiale: quelli di grattacielo più alto del mondo (828 metri) e struttura free-standing più elevata, nonché edificio con il maggior numero di piani (160), con l'ultimo piano abitato (512 metri) e l'osservatorio all'aperto più, e con il percorso in ascensore più lungo del mondo. Il suo disegno complessivo richiama la conformazione dell'Hymenocallis, fiore del deserto i cui petali si diramano dallo stelo verso l'esterno, cosi come le ali della torre si estendono dal suo cuore portante verso la città. L'edificio è composto da tre elementi che si articolano intorno a un cuore centrale; la pianta è a forma di ''Y'', con uno stelo di cemento armato al centro, che contiene i vani tecnici e di distribuzione verticale, e tre petali a fare da contrafforti per garantire stabilità e opporsi alla forza del vento e dei terremoti. ognuno dei petali è a sua volta costituito da un core esagonale di cemento che concorre a fornire l'adeguata resistenza alla torsione della struttura. Gli 828 metri d'altezza vengono raggiunti solo dalla struttura centrale, composta in verticale da tre sezioni differenti: una prima che spinge sino a 512 ed è realizzata in cemento armato, una seconda formata da una spirale in acciaio alta 200 metri e infine la parte terminale costituita da un'antenna per le telecomunicazioni. Le altre porzioni della torre sono progettate per raggiungere altezze diverse, in modo da soddisfare particolari esigenze statiche, che richiedevano una struttura solida alla base ma tale da alleggerire i carichi nelle sezioni più alte.
Il rivestimento, esterno costituito da pannelli di vetro riflettente montati su un'intelaiatura di alluminio e acciaio inossidabile, garantisce la maggior illuminazione, garantisce la maggior illuminazione naturale possibile, oltre a consentire notevoli viste sul Golfo Persico. Quanto agli interni, ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli per quel che riguarda il design, i materiali e la mano d'opera: gli ambienti rispecchiano tutto l'amore per il lusso e l'immenso potenza economica che sono all'origine di questa struttura.    

giovedì 5 dicembre 2013

Nuovo sito

Per maggiori dettagli sulla Storia dell'Architettura ci SIAMO TRASFERITI SUL NOSTRO NUOVO BLOG ...

http://raccontidiarchitetttura.blogspot.it/

A presto ...

Ps: questo blog continuerà comunque ad essere operativo.


lunedì 14 ottobre 2013

La Torre

The Tower è un un film catstrofico coreano, uscito nelle sale coreane nel 2012. Il film è un remake del celebre Inferno di Cristallo del 1974.

E' la vigilia di Natale nella città di Seoul si stanno inaugurando le gigantesche Sky Towers : due grattacieli di lusso con uffici e appartamenti, collegati da un ponte a metà altezza.
Durante il party di inaugurazione un elicottero si schianta contro una delle torri provocandone un gigantesco incendio che si espande anche ai piani più alti. Un gruppo di sopravissuti tenta di scappare evitando esplosioni, fuoco e il collasso di molti piani. L'impatto dell'aereo crea danni stutturali irreversibili e nel giro di sei ore la torre crollerà contro l'altra adiacente, l'unico modo per evitare questa tragedia è di far implodere la torre e di farla crollare alla base.

GLI EDIFICI :
Le Sky Towers sono due grandi torri gemelle ad uso misto costruite nel quartiere di Yeouido di Seoul. L'edificio A è la torre che si affaccia sul fiume, mentre la Torre B si affaccia sulla città. Le torri sono collegate all'altezza del 60esimo piano da un ponte di collegamento interamente in vetro sorretto da quattro sostegni. La cosa che colpisce di questo tipo di Architettura è che le torri appaiano molto tozze se viste frontalemente, ma ottengono un effetto di snellezza se viste di scorcio.

Il fuoco divampa nei piani alti della Torre B

La torre B (in fiamme) e la torre A crollo del ponte di collegamento
 
La demolizione della torre B

Il quartiere Yeouido dopo il crollo della torre B

Le Sky Towers viste dal basso simili alle Torri Petronas

Le torri durante il party di inaugurazione


Le Sky towers nella scena iniziale


venerdì 10 maggio 2013

Architetture Esplose



Il Westside Shopping di Daniel Libeskind è un opera architettonica nata da una fiaba. Con il suo scivolo rosso fuoco emerge dalla boscaglia come un immenso parco giochi. I due edifici occupano una superfice urbana di 150.000 mq e dislocano spazi di uso differente. Al suo interno ci sono circa 60 negozi specializzati, dodici sale cinematografiche un ipermercato e una piscina. E’ una citta dentro la città, un edificio che non dorme mai. E costato quasi 1 miliardo e mezzo di Euro e attualmente per raggiungere la Westside Shopping è stata costruita una stazione nelle vicinanze del secondo edificio.



lunedì 1 aprile 2013

La Cattedrale di Wells



La Cattedrale di Wells è il massimo esempio di Gotico Primitivo Inglese (ossia che le cattedrali si sviluppino più in senso orizzontale che in senso verticale). Venne costruita nell’arco di oltre 300 anni dal 1180 al 1490. La facciata principale è larga quasi 50 metri ed è decorata con oltre 300 statue delle quali molte a grandezza naturale risalenti al XII secolo.  

venerdì 29 marzo 2013

Rainbow Bridge

Il RB è il ponte più famoso della città città di Tokyo. Il ponte attraversa la zona settentrionale della baia di Tokyo collegando il quartiere di Shibaura con l'isola di Odaiba. I lavori di costruzione partirono nel 1987 e si conclusero nel 1993. Il ponte è lungo quasi 800 metri ed è largo quasi 50 e le sue torri toccano l'altezza di 130 mt. Talvolta viene anche chiamato ''Ponte dell'arcobaleno'' per via delle tonalità multicolore che si creano sulle torri illuminate dopo il crepuscolo. Nelle sue vicinanze è collocata la copia della statua della libertà.
 

Il Romanico Pugliese (Parte I ): Cattedrale di Trani

La Cattedrale Trani è, insieme al San Nicola di Bari, la chiesa più significativa della Puglia. A ciò contribuisce, oltre all'indiscutibile valore architettonico, anche la straordinaria collocazione in riva al mare, che la rende un organismo architettonico assolutamente unico.
L'edifico venne eretto a partire dal 1099, in sostituzione della precedente Cattedrale bizantina di  Santa Maria, i cui resti si possono ammirare nella cripta sottostante, suddivisa in tre navatee coperta con volticciole a crociere ribassate, che si estende per l'intera ampiezza della chiesa. Oggi la cattedrale si presenta con una luminosa pianta ad aula, tripartita da 3 navate da dodici coppie di colonne binate, fra loro collegate da archi lunati a doppia ghiera, sovrastati  dalle trifore del matroneo e, superiormente, da quattordici monofore lucifere (sette per lato).
L'esterno , per assecondare  la grande altezza della facciata, con ingresso sopraelevato sulla sottostante cripta di Santa Maria, presenta un profilo a salienti molto ripidi, che appogia sulla destra al campanile trecentesco, traforato alla base da un singolare arcone a sesto acuto, che ne esalta la slanciatezza.
I fianchi infine sono solcati da sei profondi arconi ciascuno delimitati verticalmente dai contrafforti in corrispondenza delle campatelle interne. 

domenica 16 dicembre 2012

L'uomo di Brasilia



Oscar Niemayer  figura portante dell’Architettura contemporanea è morto il giorno 5 dicembre nella città Brasilia, la città da lui stesso progettata. La sua morte lascia un grande vuoto nell’Architettura, un vuoto che si era già creato un mese fa con la scomparsa di un altro maestro Gae Aulenti  


venerdì 2 novembre 2012

Addio alla Signora dell'Architettura


http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/Imgs/A/Aulenti2--400x300.jpg 
E' deceduta ieri nella sua casa a Milano, Gae Aulenti uno degli architetti e desiner più famosi del mondo. E scomparsa all'età di 84 anni a causa di un malattia che aveva ormai da tempo. Tra le sue architetture abbiamo il celebrissimo Museo d'Orsay a Parigi dove si trova la più grande collezione di opere impressioniste del mondo. Non è stato facile per lei sfondare a Parigi una città dove solo Renzo Piano era riuscito a sfondare con il suo Centre Pomipidou, e il istituto di Cultura Italiana a Tokyo. la scomparsa di Gea lascia una grande vuoto nel mondo dell'architettura impossibile da riempire ....

giovedì 13 settembre 2012

Antonio Sant'Elia




 Antonio Sant’Elia nasce il 30 aprile del 1888 nella città di Como. Dopo essersi diplomato nel 1906 alla Scuola delle arti e mestieri di Como, si trasferisce a Milano dove lavora come disegnatore all’ufficio tecnico del comune. Dal 1909 al 1911 tenta di frequentare, senza successo, l’Accademia delle belle Arti di Brera. Completerà i suoi studi l’anno successivo presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna ottenendo il diploma di insegnante di disegno architettonico. L’apice della sua carriera inizia nel 1914 firmando il manifesto futurista. Arruolatosi nell’esercito, Sant’Elia muore in battaglia il 10 ottobre 1916.


Il contributo lasciato da questo architetto  è costituito da un ampio gruppo di disegni preparatori di manufatti, purtroppo mai realizzati, che riescono a dare vita ad un architettura evocata solo nell’immaginario comunista. I suoi lavori vennero esposti per la prima volta nel 1914 in occasione di una mostra organizzata nel 1914 a  Milano.
Nei suoi disegni vengono privilegiate  le  centrali elettriche, considerate la fonte di energia del futuro. Le centrali di Sant’Elia sono composte da un possente monumentalismo e dai volumi slanciati verso l’alto, tipo le antiche cattedrali gotiche.
Un altro dei temi affrontati da Sant’Elia è quello di una nuova città urbana. Il tema centrale dei disegni è una visione della metropoli del futuro, ottenuta con visioni di giganteschi complessi architettonici, dai quali si evince la presenza di complesse strutture tecnologiche, ed è proprio questo modo di rappresentare la città che ci fa intuire il pensiero di questo architetto che meglio si presta ai suoi intenti espressivi.