giovedì 13 settembre 2012

Antonio Sant'Elia




 Antonio Sant’Elia nasce il 30 aprile del 1888 nella città di Como. Dopo essersi diplomato nel 1906 alla Scuola delle arti e mestieri di Como, si trasferisce a Milano dove lavora come disegnatore all’ufficio tecnico del comune. Dal 1909 al 1911 tenta di frequentare, senza successo, l’Accademia delle belle Arti di Brera. Completerà i suoi studi l’anno successivo presso l’Accademia delle Belle Arti di Bologna ottenendo il diploma di insegnante di disegno architettonico. L’apice della sua carriera inizia nel 1914 firmando il manifesto futurista. Arruolatosi nell’esercito, Sant’Elia muore in battaglia il 10 ottobre 1916.


Il contributo lasciato da questo architetto  è costituito da un ampio gruppo di disegni preparatori di manufatti, purtroppo mai realizzati, che riescono a dare vita ad un architettura evocata solo nell’immaginario comunista. I suoi lavori vennero esposti per la prima volta nel 1914 in occasione di una mostra organizzata nel 1914 a  Milano.
Nei suoi disegni vengono privilegiate  le  centrali elettriche, considerate la fonte di energia del futuro. Le centrali di Sant’Elia sono composte da un possente monumentalismo e dai volumi slanciati verso l’alto, tipo le antiche cattedrali gotiche.
Un altro dei temi affrontati da Sant’Elia è quello di una nuova città urbana. Il tema centrale dei disegni è una visione della metropoli del futuro, ottenuta con visioni di giganteschi complessi architettonici, dai quali si evince la presenza di complesse strutture tecnologiche, ed è proprio questo modo di rappresentare la città che ci fa intuire il pensiero di questo architetto che meglio si presta ai suoi intenti espressivi. 


mercoledì 12 settembre 2012

Borromini


Nato a Bissòne nell'attuale Canton Ticino, Borromini nacque il 27 settembre del 1599. Quando era ancora molto giovane cominciò gli studi architettura a Milano dove lavorò nella fabbrica del Duomo, dove conobbe anche le opere del Bramante. Pochi anni dopo si trasferì a Roma dove lavorò per Carlo Maderno (1556-1629) e , in seguito per Gian Lorenzo Bernini con il quale ebbe molti problemi riguardo il loro modo di concepire l'architettura. Nella Cittè Eterna fù colpito dalle opere di Michelangelo.  Borromini era completamente dedito ad una vita sui libri e si liberò del modello rinascimentale, secondo l'uomo doveva unjiversale cioè essere dedito a più discipline. Grazie a Borromini nasce il concetto di ''specializzazione'' mediante il quale un uomo concentra tutte le sue capacità in una sola disciplina. Nel corso della sua vita Borromini produsse un gran numero di disegni dei quali molti li distrusse poco prima di morire suicida il 3 agosto del 1667.


L'architettura Gotica (Parte II) : I Disegni e i capimastri.

La presenza delle innvoazioni, descritte nel primo capitolo, rendeva necessaria l'esigenza di grandi murature. Per questo motivo le chiese gotiche dispongono di muri di non eccessivo spessore in quanto forati in vaste aree per la presenza delle finestre. Un' altra delle novità che vennero introdotte furono i modelli disegnati nei celebri album che racchiudevano al loro interno le conoscenze accumulate dagli architetti e dai capimastri.
Il più celebre albun o carnet (taccuino) è quello compilato dall'architetto francese Villard de Honnecourt , compilato nel XIII secolo, quando veniva costruita la Cattedrale di Notre Dame nella cittadina francese di Reims. Comunemente gli architetti e i progettisti del periodo gotico ultilizzavano molto una tecnica di rappresentazione, usata ancora dagli architetti contemporanei, ovvero le proiezioni ortogonali. I progettisti dimostravano una grandissima abilità nell'utilizzare le proiezioni ortogonali poiche permettevano loro di disegnare prospetti e sezioni con grande facilità, l'unico difetto era quando bisognava disegnare una superfice curva tipo l'abside, a causa di questo il disegno veniva legermente astatto perchè realizzato su di un solo piano quando occoreva una tecnica diversa per rappresntarlo ovvero la prospettiva.

Sezione interna

Prospetto dei contrafforti
Visone interna dell'abside


Visione esterna dell'abside.

lunedì 10 settembre 2012

L'architettura Gotica (Parte I) : Le innovazioni

Al contrario dell'architettura Romanica, quella gotica potremmo definirla aerea e leggera e molto agile. In tempi odierni potremmo rielaborare le costruzioni gotiche come gli antenati dei moderni grattaciele a causa del loro elevato vericalismo.
Essa è famosa per le sue nuove tecniche innovatice che sono :

Volta a ogiva costolonata nella Cattedrale di Notre Dame a Parigi.

Esempio di arco rampante
L' arco acuto, che rimpiazza l'arco a tutto sesto. Questa tipologia di arco a differenza di quello a tutto sesto esercita un azione spingente di gran lunga inferiore di un arco classico.

Il pinnacolo che rappresenta un semplice elemento estetico che allo stesso tempo conferisce stabilità agli edifici poichè raddrizza la spinta che arriva dagli archi. Sono sormontati più volte da sculture di santi e da decorazioni architettoniche.

La volta a ogiva costolonata, che subentra al posto della  classica ''volta a crociera''. I costoloni a vista, quindi sporgenti dal muro, costituiscono gli arci perimetrali e diagonali della campata.

L'eccesivo spessore del muro che in più dei casi è formato da gigantesche vetrate colorate

L'arco rampante che è posto all' esterno dell'edificio che assorbe le spinte delle volte delle navate e le trasmette al contrafforte .
Pinnacolo con un doccione


I Doccioni che sono la parte finale dei canali di gronda decorati con animali fantastici e mostruosi che impediscono che l'acqua piovana penetri nei muri e nelle fondamenta.

L'abbazia di Westminster

La chisa fù costruita nel 1245 per volere del re Enrico III  , affinchè potesse accogliere le spoglie del santo re Edoardo il Confessore. L'edificio è composto da un corpo longitudinale a 3 navate , un transetto, anch'esso di tre navate.
Al suo interno sono sepolti i sovrani e figure più importanti che hanno fatto la storia inglese (Elisabetta I, Maria Stuarda, Charles Darwin e Isaac Newton) ...
La sua Navata è alta 35 metri rendendola la chiesa gotica più alta d'Inghilterra. 

La Cattedrale di Salisbury

Costruita alla metà del 1500, la Cattedrale di Salisbury è una delle poche testimonianze di chiesa gotica inglese edificata in poco tempo restando per tanto stilisticamente omogenea. E' una delle pochissime cattedrali gotiche al mondo che si sviluppa in larhezza e non in lunghezza, la cui impressione è data  dalla netta suddivisione interna a tre piani  in cui le nervature delle volte terminano in corrispondenza del triforio, il quale è a sua volta ornato da una serie di colonnine di colore nero. L'unica impressione di altezza si ha grazie alla torre nolare, che si eleva all'incrocio  della navata.